Non si parla abbastanza spesso dei rivestimenti murali in paglia. Noi, oggi, lo faremo, sottolineando tutta la dignità e il potenziale che i materiali grezzi naturali possono esprimere nei nostri ambienti indoor.
L’obiettivo delle paglie, come le chiamiamo noi, è celebrare l’essenziale, la purezza ma anche la ricchezza delle imperfezioni. Ovviamente sempre con un occhio di riguardo per la raffinatezza.
Il bello dei rivestimenti murali in paglia è che possono dare corpo e struttura alle pareti di casa senza rinunciare a quel tocco di sofisticatezza a cui il design degli ultimi decenni ci ha abituati. Vediamo come.
Cosa sono i rivestimenti murali in paglia
Quando parliamo di “paglie”, ci riferiamo soprattutto a carte da parati o rivestimenti decorativi che riproducono l’aspetto della paglia intrecciata.
La riproduzione visiva e tattile delle paglie può essere una semplice imitazione oppure il risultato dell’impiego di veri e propri materiali naturali come paglia, rafia, iuta e altre materie prime autentiche.
Il loro scopo è quello di conferire agli ambienti un’atmosfera “raw”, molto materica, quasi pastosa, caratterizzata da piccole imperfezioni, inattese disomogeneità e leggere discromie: ovvero tutto ciò che rende la natura così affascinante e inimitabile.
Le paglie sono infatti in sinergia con il forte ritorno alle origini che stiamo vivendo nell’ambito dell’interior design, uno stile che attinge a piene mani dalla natura e dal passato per conferire più spessore, struttura e tridimensionalità agli ambienti.
Questo effetto quasi “primitivo” e “grezzo” viene sottolineato anche dall’aspetto delle giunte che, diversamente per altre tipologie di carte da parati… sono in bella vista!
In fondo è proprio questa la bellezza dei materiali naturali e vegetali. Non è possibile ottenere un risultato finale ben definito ed omogeneo, perché ciascun telo (largo tipicamente 90 o 100 cm) non si combinerà mai perfettamente alla trama del telo precedente o successivo. Ed è proprio questa la particolarità delle paglie!
In quali ambienti consigliamo i rivestimenti murali in paglia
Resta solo un nodo da chiarire: dove utilizziamo le paglie solitamente?
Noi consigliamo spesso di adottare questo tipo di rivestimenti murali per “vestire” le pareti di case al mare o di villeggiatura.
Perché proprio queste case?
Perché riteniamo che questi siano gli ambienti dove recuperare la propria dimensione. Il relax autentico, sobrio e “dimesso” dei materiali naturali è l’ideale per creare un’atmosfera che invita a lasciarsi andare, abbandonando la vita di città e le sue costrizioni per abbracciare uno stile di vita più libero, lento e vicino alla nostra natura primordiale.
E se si volessero utilizzare i rivestimenti in paglia per gli ambienti di tutti i giorni?
Se il tuo obiettivo è progettare un rifugio lontano da tutto ciò che lasci e chiudi fuori dalla porta, allora non c’è dubbio: il rivestimento murale in paglia è la scelta che fa per te.
Ma se non te la senti di applicare questi consigli per le pareti di casa, puoi sempre utilizzare le paglie per impreziosire le armadiature, magari profilando poi i bordi con profili in ottone dorati o neri.
Le paglie di Mark Alexander, l’ideale per i tuoi progetti
Tra le ultime novità in fatto di rivestimenti murali in paglia troviamo Grasscloth II, l’ultima fatica di Mark Alexander.
La collezione prende il via a partire dal catalogo principale dalle carte da parati del brand, offrendo 8 nuovi rivestimenti murali in paglia accuratamente realizzati a mano. Ce n’è per tutti i gusti, dagli uniti ai falsi uniti falsi-uniti testurizzati, fino ai tessuti più ricchi e tattili.
La particolarità di questi rivestimenti è l’impiego di fibre provenienti da fonti responsabili e a crescita veloce che celebrano la bellezza dei materiali naturali.
Non possiamo nascondere la nostra sincera adorazione per Banana Bark, una paglia realizzata con fili spessi di rafia e corteccia di banano. La texture estremamente variegata esprime tutta la sua anima raffinata grazie allo sbiadimento ottenuto dalla punta di bianco applicata sulle tonalità terrose.
E poi c’è Wicker, una carta da parati che unisce due diverse fibre grezze, creando una texture cromatica che conferisce un forte senso di calore. La palette di tonalità terrose include nuance a dir poco stupefacente, come il ricco rosso di Paprika, ideale per conferire profondità e dimensione agli spazi interni.
Fili di maranta intrecciati a mano e riccamente strutturati creano la raffinata carta da parati che va sotto il nome di Arrowroot. Impreziosita da una soffusa lucentezza e da inaspettate quanto affascinanti macchioline scure, questa carta mette in risalto tutte le caratteristiche uniche del materiale naturale di partenza. Le delicate variazioni di colore si mescolano alla perfezione al design essenziale, contribuendo a definire un’eleganza senza tempo alla parete.
Chiudiamo in bellezza con Burlap, un rivestimento murale realizzato a partire da fili di juta sono stati intrecciati a mano e tinti in una delicata palette di colori terrosi. La sua texture organica è una vera celebrazione della bellezza imperfetta della natura.
Ci sarebbero tante altre carte da parati in paglia di cui parlare. E se invece di leggere le loro descrizioni venissi a scoprirle di persona nel nostro showroom? Tutto quello che devi fare è richiedere subito un appuntamento con i nostri consulenti.
