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Masterclass Spring Edition di Lattore Diffusione

Indice

Formarci e aggiornarci è una delle parti più interessanti del nostro lavoro, e non solo perché permette di appagare la nostra curiosità e conoscere tecniche, collezioni e brand nuovi. La cosa davvero bella è sapere di poter infondere queste nuove conoscenze nei progetti dei nostri nostri clienti.

Dato che la condivisione delle nostre esperienze è parte del dna di Giovagnoli Collezioni, oggi vogliamo raccontare l’esperienza della nostra Chiara alla Masterclass – Spring Edition di Lattore Diffusione.

Lattore Diffusione è un vero punto di riferimento dell’arredamento di alto livello, impegnato non tanto nella distribuzione di arredo delle grandi maison europee, quanto nella “diffusione di un certo tipo di cultura per il bello e di una conoscenza a tutto tondo di stili e approcci differenti alla decorazione d’interni”.

Una descrizione che non possiamo che condividere, se non altro perché anche noi ci impegniamo, nel nostro piccolo, nel diffondere questa missione.

Le nuove frontiere della decorazione di interni secondo Lattore Diffusione

In occasione della Masterclass organizzata nello showroom torinese, Chiara ha partecipato ad un workshop intensivo di due giorni su alcuni dei migliori brand a livello mondiale per la decorazione di interni.

Illuminazione e complementi d’arredo Porta Romana

A dispetto del nome, che farebbe pensare a un progetto tutto italiano, Porta Romana è un brand inglese. L’Italia, però, c’entra eccome: la maison nasce proprio dopo il romantico viaggio di Andrew e Sarah Hills in Italia, nel quartiere fiorentino di Porta Romana.

La passione per la creazione di cose belle ha dato origine a un brand in cui tutto si basa sull’artigianalità e il design: un’unione che è soprattutto esaltazione dell’una nell’altro, proprio come la storia d’amore che li ha fatti nascere.

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Porta Romana vuole riportare al centro il valore della manualità, e poi esportarla oltre i confini: ogni oggetto delle sue collezioni nasce infatti come pezzo unico creato dalla mente, che ne ha colto l’idea originale, e dal know-how delle mani, che hanno invece infuso forma, struttura e vita all’oggetto.

Porta-Romana3

Non è un caso che i materiali privilegiati da Porta Romana siano espressione delle antiche manualità artigiane, come ad esempio vetro, metalli e ceramiche. A questo si accosta una ricerca che asseconda le nuove spinte del design, dai vari finissaggi alla continua sperimentazione sui materiali, anche in collaborazione con laboratori artigiani e designer di fama mondiale.


I meravigliosi tessuti di Métaphores Paris

Métaphores Paris è un brand francese della holding tessile di Hermes.

Le sue collezioni sono ben lontane dall’essere “semplici tessuti” a due dimensioni: il loro obiettivo è quello di far vivere tutti e cinque i sensi. Ogni volta che si ha a che fare con i loro tessuti, si è di fronte, o meglio, si vive una vera esperienza sensoriale che coinvolge ogni “fibra” del nostro corpo, dal tatto alla vista.

I tessuti Métaphores sono contemporanei nel design e senza tempo nel risultato, con le loro trame risultato di una selezione di materiali di altissima qualità. E non si tratta nemmeno degli unici tessuti della maison.

Metaphores2

Vi sono infatti anche le creazioni di Verel de Belval, altro brand della casa, che attinge all’archivio di Hermes per dar vita a collezioni Heritage che creano “espressioni della seta in sintonia con i tempi”, risultato dell’incontro tra fibre eccezionali, tecniche tradizionali e spirito di innovazione.

Poi c’è Le Crin, una serie di tessuti esclusivi prodotti con il crine dei cavalli, seguendo una tradizione che affonda le sue radici ai tempi di Napoleone Bonaparte. La lavorazione non nuoce all’animale (il taglio del crine della coda è necessario per la salute dei cavalli) e prevede l’utilizzo di telai jacquard a tessitura manuale: Métaphores Paris è infatti l’unica maison al mondo a fare la tessitura del crine a mano.

Unito a fili di lino, lana, sisal o metallici, il crine crea degli effetti di luce preziosi e suggestivi, aprendo a nuove forme di decorazione di interni.

Tappeti Pinton 1867 e Vanghent Rugs

A proposito di tessuti dalle radici storiche: è tempo di fare la conoscenza di Pinton 1867, manifattura francese di tappeti completamente bespoke e personalizzabili.

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Il fiore all’occhiello di Pinton 1867 sono i tappeti taftati a mano, realizzati su richiesta sfruttando la particolare tecnica della taftatura. Dispongono inoltre di un’ampia scelta di filati, fra cui i metalli veri.

Fin dagli albori, Pinton 1867 ha avuto un forte legame con l’arte e il design: la maison produceva originariamente le opere di Sonia Delaunay, Le Corbusier, Fernand Léger e molti altri nomi di spicco. Ancora oggi porta avanti questa visione di congiunzione tra arte e artigianato, collaborando con grandi artisti contemporanei, rinomati designer e gallerie d’arte per le sue collezioni di tappeti haute couture e arazzi.

Il fiore all’occhiello di Pinton 1867 sono i tappeti taftati a mano, realizzati su richiesta sfruttando la particolare tecnica della taftatura. Dispongono inoltre di un’ampia scelta di filati, fra cui i metalli veri.

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Van-Ghent

Senza distogliere gli occhi “da terra”, parliamo anche di Vanghent rugs, brand belga di tappeti sia annodati sia filati.

Noti per le loro fibre naturali quali ortica, cactus, canapa, lana, lino, seta, viscosa, i tappeti Vanghent si distinguono per lo stile contemporaneo, sobrio ed elegante, che non ostenta, ma anzi offre un’esperienza sensoriale ed emozionale.

Bisson Bruneel, i pionieri dell’abaca                 

Il lungo viaggio alla scoperta dei migliori brand di decorazione di interni della Masterclass Spring Edition di Lattore Diffusione è continuato con Bisson Bruneel, brand francese dal gusto moderno e giovane, oggi guidato dalla direzione creativa dei fratelli Yann et Jérôme Bruneel.

Entrambi amano la sperimentazione delle fibre, soprattutto quelle naturali. Non a caso, i fratelli Bruneel sono stati i precursori nella lavorazione dell’abaca, una fibra molto resistente, traspirante e termoregolatrice ottenuta dalla canapa di Manila.

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Bisson Bruneel, come brand, ha un approccio molto fresco e dinamico, e le collezioni di tessuti ne sono la chiara dimostrazione. Su richiesta possono anche realizzare progetti bespoke, dando vita a decorazioni uniche e sorprendenti.

Il “poco ma buono” di de Le Cuona                                           

L’ultimo brand che ci è stato illustrato durante la masterclass è stato de Le Cuona, maison inglese fondata e diretta dalla designer sudafricana Bernie de la Cuona.

Bernie ha dato alle sue collezioni un’impronta filosofica molto particolare, quella del ‘poco ma buono’. La gamma di tessuti non è infatti particolarmente ampia; in compenso si tratta di articoli di altissima qualità, esclusivi proprio perché non disponibili in grandi quantità.

Nei tessuti de La Cuona è forte il richiamo al mondo della moda, come dimostra anche il ricorso ai filati naturali di lana, cotone, seta, kashmir, canapa… e lino. Forse non lo sai, ma proprio Bernie è stata la prima ad introdurre il lino nel mondo dell’arredo di interni!

Altra caratteristica dei tessuti è l’assenza di decorazioni: se è vero che “less is more”, allora l’accento va posto sulle texture, sulle grammature tessili e sul suono del tessuto, quella sensazione di touch & feel che attraverso sensazioni tattili, visive e uditive riesce a farci percepire che cos’è davvero il “bello” di un prodotto tessile.

Bernie è una vera ricercatrice e innovatrice della decorazione di interni, e siamo felici di aver carpito qualche segreto in più del suo modo di lavorare.

E per finire…

Oltre alla scoperta di tutti questi brand, la Masterclass di Lattore Diffusione ha avuto una parte più creativa, ovvero il Moodboard Game.

A conclusione della due giorni di formazione intensiva, la nostra Chiara ha dovuto lavorare in team con colleghi provenienti da tutta Italia, progettisti e interior designer per arredare in pochissimo tempo ambienti molto diversi fra loro.

Al di là del risultato, ciò che ha fatto la differenza è stata la possibilità di condividere un obiettivo, scambiarsi idee e contaminarsi con la reciproca creatività!

Moodboard-game

L’esperienza nel suo complesso è stata molto stimolante ed entusiasmante: un’occasione davvero unica per cogliere la philosophy di ogni brand e le rispettive unicità, cogliendo diversi spunti per far vivere simultaneamente tutte le diverse specificità in un equilibrio di forme, suoni e visioni di estrema eleganza e contemporaneità

A questo punto, vogliamo ringraziare Luca Lattore e tutto il team per l’organizzazione e l’ospitalità. Arrivederci alla prossima masterclass!